L'IMPRESSIONISMO IN MUSICA
Tra
la fine dell’Ottocento e i primi due decenni del Novecento, in
Francia, nasce il movimento dell’Impressionismo. Inizialmente
l’Impressionismo interessa la pittura, poi si estende alla musica
e alle altre arti.
I
musicisti impressionisti cercano di esprimere con la musica i loro
stati d’animo e le impressioni che la realtà imprime nella loro
mente. L’impressionismo non segue più le regole della musica. Il
compositore usa le note dissonanti (note che suonate insieme sono
sgradevoli) come se fossero dei colori e con esse crea atmosfere
evanescenti (che scompaiono a poco a poco ), spettacolari e
affascinanti.
A poco a poco le dissonanze
acquisirono un significato esclusivamente timbrico, coloristico; il loro
accostamento era scelto solo al fine di creare particolari atmosfere
sonore, spettacolari e affascinanti. In questo periodo i musicisti
viaggiano all'estero e imparano ad usare le scale musicali orientali.
CLAUDE DEBUSSY
Il
più importante compositore impressionista francese fu Claude Debussy
(1862-1918). Egli diceva che non c'erano differenze tra le diverse
arti: la musica doveva diventare pittura, scultura e poesia.
Infatti la sua musica è paragonata alle opere dei pittori
impressionisti, che rappresentano la realtà con rapide pennellate di
colore senza di dipingere con precisione i contorni di ciò che
vedono. Debussy scrisse le sue composizioni senza seguire le regole:
fu il primo ad inserire nella musica melodie di altri paesi e fu il
primo ad usare accordi “dissonanti”. Per creare un senso di
sospensione usava la scala musicale formata solo da sei suoni.
Scrisse melodie semplicissime con poche note e ricercò con grande
attenzione particolari effetti timbrici. E' per questo motivo che
Debussy viene considerato uno dei fondatori della musica del
Novecento.
L’AUTORE
Debussy
nacque a Saint Germain-en-Laye (Parigi) nel 1862 da una famiglia di
piccoli commercianti di porcellana. All'età di dieci anni iniziò a
frequentare il Conservatorio di Parigi, dove studiò pianoforte e
composizione. In seguitò andò a studiare a Roma qui vinse un premio
con la sua prima opera “Figliol prodigo”. Ritornato a Parigi
frequentò gli gli ambienti di ritrovo degli artisti impressionisti.
Nel 1894 Debussy compose il poema sinfonico “Prélude à
l’après-midi d’un faune” (preludio al pomeriggio di un fauno)
che ebbe un grande successo in tutto il mondo e fu considerato la
prima opera musicale impressionista. Debussy scrisse anche delle
opere liriche. La più famosa fu “Pelléas et Mélisande”. Nel
1911 conobbe il poeta italiano Gabriele D'Annunzio che si trovava a
Parigi. In quel perido D'Annunzio scrisse il dramma in cinque atti
dal titolo “Le martyre de Saint Sébastien” (Il martirio di San
Sebastiano) e chiese a Debussy di comporre le musiche di scena.
Debussy
morì a Parigi nel 1818.
PRELUDE
A L'APRÈS-MIDI D'UN FAUNE
Nel
1894 Debussy scrisse il poema sinfonico "Preludio al pomeriggio
d'un fauno" che fu la prima composizione impressionista, il
"manifesto" della nuova corrente musicale. Debussy vuole
trasferire in musica le sensazioni che ha provato leggendo una poesia
di Mallarmé. La musica descrive un paesaggio di campagna e racconta
la storia di un Fauno che sta suonando il flauto. Il Fauno ha un
incontro amoroso con alcune Ninfee e quando queste se ne vanno il
Fauno riprende a suonare la sua melodia serena e cade in un sonno
beato. In questo brano Debussy utilizza strumenti con un suono
delicato. Il brano inizia con la melodia principale che viene
eseguita da un flauto solista, seguito da clarinetto, corno, oboe,
arpa e archi. Il suono è incerto, e crea un'atmosfera di sogno che
trasporta l'ascoltatore in un'altra dimensione. Alla fine del brano
la musica rallenta e piano piano scompare.
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